23 Aprile 2020

Corsi in streaming: consigli utili per chi vuole insegnare

Ormai è un mese tondo che abbiamo riconvertito i nostri corsi in aula in corsi in diretta streaming online. Non è un’eternità ma ho già tenuto 4 corsi in diretta, ne ho seguiti diversi (sia come organizzatrice che come corsista) e un paio di idee me le sono fatte. Forse in questo periodo stai pensando anche tu di fare un corso in remoto: non sappiamo quale sarà il destino dei corsi in presenza, quindi vale la pena iniziare a informarsi.

Qui non ti do consigli tecnici ma di metodo didattico e spero ti siano utili, perché io, prima di iniziare, ero agitata e senza esperienza diretta. Mi chiedevo cose come: “Ma come si tiene una classe che non vedi? Come fare per non annoiare? Starò nei tempi? Mi stancherò? Faranno domande?”. Questo meraviglioso articolo di Miriam Bertoli, che ti invito a leggere, mi ha aiutata TANTISSIMO a tranquillizzarmi.

Qui ti dico in cosa differiscono i corsi online da quelli in aula e cosa ho imparato io in questo mese: magari tranquillizza anche a te.

Quanto dura un corso online?

Massimo 3 ore. Dopo tu hai le visioni e il tuo pubblico probabilmente sta sciabolando delle bottiglie di Dom Perignon mentre ti tiene a volume 2 in sottofondo.

3 ore online NON sono come 3 ore in aula, fatte anche di pause, chiacchiere, confronti, risate, divagazioni, pause bagno. Sono 3 ore serrate con pochissime interruzioni. Per la mia esperienza valgono come 4,5/5 ore di aula normale.

Preparare il corso online

Per me non c’è sostanziale differenza tra come preparo un corso in aula e uno online. Certo, ho meno tempo quindi non mi perdo tanto in digressioni e so che dovrò avere un piglio deciso per rispettare i tempi.

Le uniche accortezze che uso è:

  • slide con font più grande in modo che si vedano bene anche via schermo (non sono proiettate giganti su un muro);
  • tab dei siti che voglio mostrare come esempio già aperte per andare più veloce;
  • logo di Zandegù da sovrapporre alla mia immagine così il corso è brandizzato.

Ci sto coi tempi?

È il grande dilemma di chi fa formazione, in aula o online. Si teme sempre di andare lunghi o troppo corti.

Per stare nei tempi faccio così: prendo un foglio A4. Lo giro in senso orizzontale. Lo divido in 3 righe. In ogni riga ci stanno giusti giusti 4 Post-it. Ogni post-it vale 15 minuti, così ogni riga vale un’ora. Con un A4 ho 3 ore di corso. Su ogni Post-it segno cosa dire/fare. Mi è utile per tenere sempre traccia di dove sono e capire se sto sforando e, quindi, se devo accelerare o posso prendermela comoda, magari rispondendo a più domande.

La settimana prima del corso

In aula si inizia di solito con un giro di presentazioni. Siccome online il tempo è poco e bisogna andare al sodo, cioè alla lezione, solitamente si tagliano i convenevoli. Noi, per sopperire, apriamo un gruppo Facebook per ogni corso in streaming. Nei giorni prima del corso invitiamo le persone a iscriversi e a presentarsi. Di solito lancio io la discussione presentandomi per prima e invitando i corsisti a fare altrettanto. Chiedo anche cosa si aspettano dal corso, per capire il livello medio e i desiderata.

La gestione di un gruppo Facebook è molto impegnativa (specie se hai tanti iscritti e tanti corsi, dopo te ne parlo meglio), quindi prevedila solo se sei pronto a lavorare molto.

Se vuoi che il corso online sia per te un impegno più leggero, circoscritto alla sola formazione, non aprire il gruppo. E, in questo caso, ti consiglio comunque di non far presentare gli iscritti a inizio corso. Non è affatto un problema: dipende quanto per te e per il tuo business model è importante l’interazione e il fattore umano.

Tanti webinar sono fatti proprio così: se hai 100 partecipanti diventa impossibile dare spazio a tutti.

Cose da fare a inizio corso

  • Accertati di avere tutto quello che ti serve sottomano: cavi, batterie extra della fotocamera (se la usi), microfono, acqua, telefono, ecc.
  • Se mostri il tuo schermo o il telefono, disattiva le notifiche e nascondi le cartelle che non desideri vengano viste da tutti.
  • Usa uno sfondo del pc professionale, magari col tuo logo o con una bella foto semplice.
  • Quando fai partire la diretta ricorda che devi dare il tempo a tutti i partecipanti di collegarsi. Quindi i primi 3 minuti cincischia un po’. Fai qualche battuta sul tempo, sulla settimana che hai avuto, ringrazia i partecipanti, salutali, e via discorrendo.

Poi, prenditi il tempo per ricordare alcune cose molto importanti ai tuoi spettatori:

  • di non occupare la banda Internet in altre attività (sincronizzazione di Dropbox, download di film, ecc): più banda è dedicata alla tua diretta, meglio la vedranno e sentiranno;
  • se vai live su Facebook, invita le persone ad allargare la finestra della diretta: per vederti meglio e per vedere tutti i commenti (nel feed si vedono solo gli ultimi);
  • ricorda che su Facebook e YouTube lo spettatore può regolare la risoluzione del video per vederlo ad alta definizione o meno;
  • ricorda quanto dura il corso;
  • spiega che cosa tratterai nel corso, come se fosse un sommario, per dare una traccia;
  • avvisa se farai esercizi in aula o no;
  • di’ se farai pause o no e magari quando (se lo sai già prevedere);
  • invita le persone a scriverti nei commenti per dubbi o domande.

 

Tieni alta l’attenzione

Nei corsi in streaming ci sei tu che parli da solo a una camera. È un po’ straniante, lo so. Dopo mezz’ora ti senti proprio scemo, ma ti senti meno scemo se dall’altra parte la gente ti scrive o parla. Come tenere quindi la classe salda, se non ce l’hai fisicamente davanti?

Parla con un tono deciso, non tentennare, fai qualche battuta ogni tanto per risvegliare l’attenzione e fai domande. Chiedi alle persone di intervenire per mantenere alta l’attenzione, non farli annoiare e farli sentire parte di un gruppo. Virtuale ma sempre un gruppo.

Decidi tu il grado di impegno: il gruppo Facebook

Puoi mandare via email il link a Zoom o GoToWebinar e via. Oppure fare come noi e aprire anche un gruppo Facebook. Noi lo usiamo per le presentazioni, per gli esercizi “rompighiaccio” pre-corso (quando previsti), per i compiti a casa e le correzioni e per la diretta con il Q&A a una settimana dal corso. Questo è il metodo che abbiamo ideato noi. Niente di rivoluzionario, ma noi di Zandegù siamo noti proprio per l’atmosfera gioiosa e rilassata che creiamo in classe e non poteva mancare anche online.

Però il gruppo è impegnativo. Le persone si iscrivono al gruppo all’ultimo e tu devi controllare fino a cinque minuti prima di iniziare col corso se ci sono tutti. È buona norma rispondere a tutti i post di presentazione e correggere in tempi non troppo lunghi gli esercizi. Se fai tanti corsi può occuparti molte ore della tua giornata di lavoro. Valutalo bene prima di scegliere che tipo di corso farai.

Domande

Se inviti la gente a commentare, vedrai che le domande non tarderanno ad arrivare. A volte però arrivano come uno tsunami! Puoi decidere di rispondere a mano a mano: il pro è che la gente si sente molto “coccolata” e coinvolta, però così interrompi spesso il flusso della spiegazione.

Oppure puoi dedicare un momento domande ogni tot minuti di teoria. Ti fermi e leggi/ascolti le domande emerse.

O, ancora, puoi rispondere solo alla fine, ma lo consiglio solo per webinar corti, intorno alla mezz’ora, sennò alla fine ti ritroverai con 100mila domande su mille argomenti.

Se fai un webinar e hai un collega che ti supporta (anche da remoto) potrebbe diventare il/la tuo/a valletto/a e scremare per te le domande e fartele al posto degli spettatori. Così tu hai una cosa in meno da fare e ti puoi concentrare sull’insegnamento. Questa modalità è utile se hai tantissimi spettatori (sopra i 50).

Compiti live

Sì, puoi far fare esercizi anche in diretta. Puoi farli fare sul gruppo Facebook (se l’hai previsto), nei commenti in chat, o via video (se tutti sono collegati col microfono). L’unica accortezza è far fare compiti facili, da capire e da produrre. E ovviamente brevi. Se hai solo 3 ore di lezione, è bene che gli esercizi durino tra i 5 e i 10 minuti contando poi un 3-5 minuti per la tua correzione a voce.

Un esempio? Nel mio corso King Content (che rifaccio il 23 maggio) faccio segnare i touchpoint che ogni partecipante ha col suo target. Gli do 10 minuti per farlo ed è facoltativo. Quel tempo serve quindi anche come pausa bagno/caffè, per me e per loro.

Saluti

Quando concludi il corso ricorda eventuali appuntamenti successivi (Q&A, seconde lezioni, chat di gruppo, ecc.) e le scadenze di eventuali compiti a casa. Ringrazia tutti quanti e spiega se lascerai le slide e se la registrazione della live sarà disponibile per essere rivista.

Concludendo

Se pensavi che fare un corso in streaming fosse facile, ti dico che non lo è. La preparazione è simile, la gestione è mooooolto più impegnativa. Ovviamente col tempo ci si allena e si diventa più bravi, ma la voglia di sopperire alla non presenza fa lavorare molto di più

Però se si lavora bene, i corsisti si sentiranno come in aula e impareranno comunque molto bene.

Bene, siamo arrivati alla fine di questo post fiume. Spero di averti dato tanti consigli utili. Ci ho messo tutto il mio sapere, perché mi piace condividere quello che ho imparato per farti fare meno fatica.

Stai pensando di fare un corso? Mi fai sapere nei commenti?

Intanto, ti ricordo di dare un occhio ai nostri prossimi corsi in streaming: Bella presenza con Massimo Potì, La mia newsletter con Mailchimp con Alessandra Farabegoli e King Content con me.

Ci leggiamo la prossima settimana!

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