19 Novembre 2020

5 piccoli brand che usano alla grande le Instagram Stories

Ormai dovresti averlo capito: a noi di Zandegù e a me in particolare, le Instagram Stories piacciono tantissimo. Quasi come il gelato al pistacchio, le giornate di sole e i bagni in mare.

Appena sono uscite le avevo guardate con enorme sospetto. Mi parevano solo la brutta copia di Snapchat e pensavo fossero per ragazzini. Tutte le aziende che conoscevo hanno iniziato subito a usarle e io, esattamente come te, pensavo: “Boh, io non ho niente da dire! E poi non voglio metterci sempre la faccia!”.

E 4 anni dopo sono sempre lì che blatero su Stories, faccio dirette e non smetto mai di far andare avanti il circoletto viola! Sono uno dei miei strumenti di comunicazione preferiti e mi diverto proprio a usarle. I primi tempi poco e male, oggi con costanza e tanta pianificazione e strategia.

Nel post di oggi ti dico 3 cose:

  1. perché secondo me servono a un piccolo business e quindi quali sono i vantaggi;
  2. perché sono quanto mai utili in tempi di pandemia;
  3. quali sono 5 piccoli brand che le usano alla grande da cui prendere spunto.

Perché fare le Instagram Stories se hai un piccolo business?

Per 5 motivi molto semplici:

  1. sono a costo quasi zero: non richiedono super attrezzature, videocamere, microfoni o luci. Solo tanta buona volontà, creatività e voglia di mettersi in gioco. Se non sai da dove partire ti consiglio di iscriverti alla nostra newsletter per ricevere gratis il corso in 6 video lezioni Scuola elementare di Instagram Stories;
  2. per raccontarsi in modo meno filtrato rispetto alle foto del feed e quindi far emergere il tuo lato umano;
  3. per fidelizzare: più ti racconti, più la gente ti conosce e si affeziona a te;
  4. per presentare i tuoi prodotti e servizi a 360° senza i limiti di foto e sales page;
  5. per creare community: ormai le Stories sono il contenuto social col più alto tasso di engagement. Qui arriveranno commenti utili per far crescere la tua fanbase, capire cosa vuole, come la pensa e come creare contenuti ad hoc per le tue personas.

 

Perché le Instagram Stories sono utili al tempo del Covid-19?

Perché ti permettono di impegnarti giornalmente (e se sei a casa fermo, un impegno quotidiano, fidati che ti serve) in un contenuto a basso costo che ti fa ricordare, anche se hai dovuto chiudere il negozio, anche se oggi non vendi nulla, anche se i mercati sono fermi, anche se il tuo store è vuoto perché sei impegnato a produrre nuovi pezzi, anche se non trovi nuovi clienti per i tuoi servizi.

Il periodo è duro, nessuno lo nega, ma le Stories sono una finestra aperta sul tuo mondo, il mondo che ti sei scelto e ti ha scelto, abitato da persone interessate a te, ai tuoi prodotti e a quello che hai da dire.

Non farti dimenticare in questi mesi: continua a lavorare sulla tua brand awareness, fai sapere alle persone che ci sei, cosa fai, come lo fai. Se traduci il tuo racconto di brand in storie interessanti, coinvolgenti e utili per il tuo pubblico (ascoltalo!), ne trarrai sicuramente dei benefici. Tieni in caldo la tua fanbase, per quando le nuvole passeranno e saremo di nuovo tutti pronti a uscire e a comprare.

5 piccoli brand che usano le Instagram Stories alla grande

Ho fatto un sacco di ricerca in queste settimane e, secondo me, questi sono 5 piccoli marchi che usano le Stories in modo intelligente e creativo.

@chiaramente.shiatsu

Chiara Moscatello è la proprietaria del centro estetico di Torino La Marea. È esperta in shiatsu e ha un profilo personale dove fa un racconto davvero molto personale, viscerale ed emozionante del suo lavoro. Va oltre quella che si chiama passione. C’è proprio la sua vita in campo, tra alti e bassi e grande competenza.

Nel secondo lockdown, Chiara ha fatto una serie di Stories strappalacrime del suo arrivederci al centro La Marea, visto che ha dovuto chiuderlo. Online cerchiamo sempre di proporre solo la versione migliore di noi stessi, sempre arrivati e vincenti. Chiara non ha nessun problema a mostrare le sue fragilità e questo non la rende minimamente meno autorevole o debole, anzi la mostra più umana e avvicina le persone che la seguono. Empatizzano e creano intorno a lei community.

Cosa puoi imparare da lei? Che mostrare le proprie fragilità, se fatto in modo non autoreferenziale ma con la vera necessità di condividere e aprirsi, per avere uno scambio paritario col pubblico, può aiutarti a costruire una community fedele.

@olgasmecca

Olga è siciliana e produce artigianalmente cerchietti in lana, rafia e tessuto che non passano certo inosservati. Colorati e ispirati alla tradizione, con un twist.

Olga nelle Stories racconta le lavorazioni, spiega quali produzioni sta facendo partire, quali colori ha a disposizione, raccoglie gli ordini, aggiorna sulle spedizioni, fa vedere il suo buffissimo bassotto, mostra la sua faccia e scorci di vita privata. E lo fa con garbo, humor e una bella cazzimma.

Cosa puoi imparare da lei? Che metterci la faccia e raccontare la propria vita privata non significa dire TUTTO di sé; che si possono dare informazioni di servizio utili per i clienti anche via Stories e mantenere così vivo il canale.

@teeteiereroma

Alessandra Celi è la proprietaria di questo negozio romano specializzato in tè pregiati di tutto il mondo (in particolare tè cinesi e giapponesi). Lo shop è un gioiello, i tè sono un vero piacere che uno può regalarsi da dovunque (spedisce in tutta Italia!) e il packaging di design fa un figurone anche come regalo.

Nelle sue Stories dà consigli su come mettere in infusione le foglie, racconta come sono i tè che sceglie e che sapore hanno, consiglia quali tipologie scegliere, invita ai corsi di degustazione.

Cosa puoi imparare da lei? A vendere. Perché il racconto personale va bene ma poi bisogna anche vendere. E lei lo fa benissimo, dando consigli utili (ma sul serio!) per il suo target che vuole imparare e saperne di più. E con la distanza, questi consigli sono ancora più interessanti per aiutare i clienti a scegliere cosa comprare dal suo shop online, anche se non possono odorare il tè in negozio.

@wovo_store

È un negozio di sex toys di Milano ad alto tasso di intelligenza, erotismo, design e ironia. Il profilo e le Stories aiutano a guardare al mondo del sesso e dell’autoerotismo con un taglio contemporaneo, zero guardone, rispettoso, arguto, sano. Si parla di sesso anche a scopo educativo ma senza sembrare una lezione di scienze. Su Wovo il sesso diventa la cosa più sexy e divertente del mondo. E in questa direzione vanno i contenuti: ammiccanti ma mai volgari.

Cosa puoi imparare da loro? A creare contenuti educativi che sono davvero interessanti, poco pedanti e tagliati esattamente sul proprio pubblico. Insomma, ad ascoltare la tua fan base.

gucki.it

Alias Alessandra Barlassina è una interior designer e blogger di Milano che parla di “cose di design” e lo fa davvero in modo accattivante e piacevole. Prodotti, oggetti, aste, visite alla Olivetti, materiali, architetti e designer famosi, raccontati in modo competente e brioso con parole chiare e didascalie che spiegano ciò che viene detto.

 

Cosa puoi imparare da lei? A educare e formare il tuo pubblico sui temi sui quali sei competente, raccontandoli con entusiasmo genuino e sincera voglia di divulgare.

Tocca a te!

Bene, siamo arrivati alla fine di questo lungo post! Conoscevi questi profili? Ti va di scriverci quali sono i brand che fanno le tue Stories preferite e perché?

Noi ci leggiamo la prossima settimana!

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