16 Marzo 2015

Le 2 cose più difficili che abbiamo imparato facendo corsi online

Uno pensa sempre che a fare le cose su Internet ci voglia un attimo, poco lavoro, quattro click e via.

Quasi un parto

Magari fosse così! Se pensi che ai corsi online ci lavoriamo da luglio è tutto dire: 7 mesi, quasi un parto. E, visto che ne abbiamo in programma altri per l’autunno, ci saranno ancora molti altri parti, ops!, mesi di lavoro davanti a noi.

Fare le cose per bene, richiede di farsi un mazzo tanto.

Contando come abbiamo deciso di strutturare i nostri corsi online (come se fossero dal vivo, con tanta cura eccetera – sarai stanco di sentirtelo dire!), immaginerai facilmente quanta pianificazione – e lavoro pratico per quanto riguarda la creazione delle lezioni, le riprese, la realizzazione della piattaforma e la comunicazione – c’è dietro. Insomma, non lo neghiamo: è stata davvero dura. Fare le cose per bene, richiede di farsi un mazzo tanto.

Le cose che ho imparato facendo corsi online

Le 2 cose più difficili che abbiamo imparato facendo corsi online?

  1. una quantità incalcolabile di decisioni da prendere: sì, ci sono tipo 4.850 cose (non in comune) a cui devi pensare. Facciamo la sigla? Come la facciamo? Il titolo del corso? Come dividiamo le lezioni? I video: di 4 minuti, di 10 minuti, di 20 minuti? Chi scegliamo per la realizzazione dei video? Le grafiche: monocromatiche o no? Già che ci siamo rifacciamo anche il logo? Ma la piattaforma che sezioni ha? Dove si clicca? Il docente: con la camicia o con la t-shirt? Legge dai libri o dall’iPad? Cosa mettiamo sul tavolino accanto a lui? Riprese tutte in una volta o fatte in più settimane? Musica di sottofondo? Rendo l’idea?
  2. rivedere milioni di volte le lezioni è estenuante: occhio! Qui non intendo darmi la zappa sui piedi da sola: il nostro corso di Narrativa 101 online è bellissimo e si guarda che è un piacere!
    Ma provate voi a guardare almeno 10 volte ogni lezione, e non per sentirla come farebbe un corsista, ma per scovare cose tipo: c’è un fruscio? Si è sentito che mi è partito uno starnuto fuori campo? L’autore menzionato è proprio quello giusto? Il sottopancia è scritto correttamente? La luce subisce una variazione al minuto 9,32: come aggiustiamo? Qua ci mettiamo una grafica oppure no?

Dura l’avventura!

Come vedi, anche nel secondo caso mille domande: infatti un po’ la difficoltà numero 2 si riallaccia alla 1.

Insomma, concludendo: è stata molto più dura di quanto immaginassimo! Ma non vediamo già l’ora di rimetterci all’opera per il prossimo corso!

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