idea imprenditoriale
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8 Giugno 2022

Ho un’idea imprenditoriale. Come capisco se è valida?

Negli anni potrebbe esserti capitato di avere un’idea imprenditoriale che potrebbe avere le carte in regola per diventare un lavoro fatto e finito.

Magari è capitato perché ti hanno detto che i tuoi pupazzi all’uncinetto sono bellissimi e dovresti venderli ad altre mamme e bambini e bambine. Magari fai un lavoro in un ufficio grigio e deprimente e la cucina è la tua valvola di sfogo: i muffin al triplo cioccolato ti vengono benissimo e ti chiedi se c’è una bakery nel tuo futuro. Oppure ancora sono anni che cerchi lavoro da dipendente come copywriter, nessuno risponde ai cv che invii e accarezzi l’idea di diventare freelance, aprendo un sito e dei social. Sono solo sogni, o potrebbero diventare realtà?

Se sei in questa fase, questo post potrebbe fare al caso tuo, perché oggi parliamo di:

  • cosa fare se hai un’idea di business;
  • quale differenza c’è tra un’idea di business e un progetto di business;
  • quali sono i primi step da compiere quando se ti trovi in una situazione del genere.

Partiamo?

Cosa fare se hai un’idea imprenditoriale

La prima cosa che ti consiglio di fare è fermarti.

Fermati e raccogli la tua idea imprenditoriale come se fosse una mela appena caduta da un albero. Raccoglila, guarda se ha delle ammaccature, se ci sono dei buchi dove può nascondersi un vermino, annusala. Sfregala contro i pantaloni, come si vede in quei film ambientati negli anni ’20 e lucidane la buccia. Poi dalle un morso per capire se è succosa, croccante e dolce.

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Insomma, passa un po’ di tempo con questa idea. Immaginati se – davvero – ti piacerebbe fare quello che stai immaginando per lavoro. Se otto ore tutti i giorni a impastare muffin è una cosa che non ti porterebbe al manicomio, esattamente come il lavoro nell’ufficio grigio.

Se coi pupazzi all’uncinetto riusciresti a campare dignitosamente e a mantenere il tuo stile di vita. Se hai la predisposizione mentale per cercare clienti e diventare una copywriter freelance. Inizia a pensare se avresti un paracadute, nel caso le cose non andassero come ti eri immaginata. Cosa farai per il primo anno, quando gli incassi saranno inevitabilmente molto bassi. Indaga se i tuoi amici e le tue amiche, la tua famiglia e il tuo o la tua partner sono supportivi e avrebbero voglia di darti una mano, concretamente e psicologicamente.

Guardati dentro in profondità e cerca di capire se questa idea nasce da una personale frustrazione per la tua situazione lavorativa attuale o da una genuina spinta verso una nuova direzione professionale. Non perché è la tua passione (perché sai come la penso: con la passione non si campa), ma perché ci vedi delle possibilità di business.

Qual è la differenza c’è tra un’idea imprenditoriale e un progetto imprenditoriale

Ecco, ora arriva la parte più dura. Una delle tante della vita in proprio.

Devi renderti conto che, in questo momento, in mano non hai nulla. Hai solo un’idea e un’idea di business non è un business.

“Ma va?”, dirai tu. Eppure, non sai quante persone mi scrivono, arrivate a questo punto dei loro ragionamenti, per chiedermi una strategia di comunicazione. E non hanno nemmeno prodotto o un servizio chiaro in mente, non sanno come lo venderanno e non sanno nemmeno a chi e a quale prezzo.

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Questo è il momento in cui bisogna scendere dalle nuvole e portare la nostra idea imprenditoriale a fare un bagno di realtà.

Dovrai mettere la tua mela in una bacinella d’acqua. Questa bacinella è composta da molti elementi che servono a valutare se c’è un modello di business solido cioè, fondamentalmente, se c’è una richiesta di mercato per la tua idea. Leggi: persone disposte a spendere per i tuoi muffin.

Bisogna mettersi a progettare: capire concretamente quali sono i pro e i contro di questa impresa e se ha senso mettersi in cammino. La sicurezza del successo non ci sarà mai, sia ben chiaro. Non sai se avrai le forze per arrivare in cima al K2, ma almeno parti con tutta l’attrezzatura necessaria e non con le infradito ai piedi.

Progettare, banalmente, significa mettere nero su bianco le nostre idee. Non su Canva con gli sticker carini. Su un bieco Word. Così, per non gingillarsi nel contorno, ma puntare all’arrosto.

Quali sono i primi step da compiere?

Una volta iniziato a progettare in solitaria, viene il momento di chiedere aiuto all’esterno.

Per esempio, ti consiglio caldamente di contattare un o una consulente di business che fa valutazioni e assessment: ti darà una visione lucida e oggettiva sulla fattibilità del tuo progetto o sulle migliorie da compiere subito, per aggiustare il tiro.

Inoltre, ti suggerirei di contattare un esperto o una esperta di business plan (o almeno di leggere il nostro libro): il business plan non ti aiuta solo a mettere nero su bianco i numeri, ma anche a capire quali sono le risorse di personale che ti possono servire, quali sono le spese fisse e quelle variabili, quante unità di prodotti o servizi devi vendere in un mese per coprire le suddette spese.

Inoltre, quali sono i prezzi più corretti da fare, quali sono i canali distributivi per riuscire a raggiungere le tue persone e come promuovere al meglio la tua attività.

Andando ancora avanti, sentirei alcuni commercialisti e mi farei fare un po’ di proiezioni di costi di:

  • apertura della PIVA;
  • regime consigliato per la tua attività;
  • adempimenti iniziali;
  • previsione del carico fiscale;
  • costi di gestione della contabilità e della dichiarazione dei redditi;
  • varie ed eventuali.

Un o una commercialista sveglia, abituata a lavorare con business con il tuo, disponibile e chiara nelle spiegazioni è la salvezza. Sono argomenti noiosi, ma se ti metti in proprio è tua responsabilità padroneggiarli.

Un’altra spesa abbastanza inevitabile, fin da subito, è l’apertura di un buon sito. Quando hai le idee chiare sul tuo business, su quali saranno i prodotti e i servizi che, almeno per il primo anno, venderai, ti suggerisco di chiedere almeno 5 preventivi per confrontare i prezzi.

Ecco, solo fatto questo ci possiamo sentire per il preventivo per una strategia di marketing e comunicazione! :)

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