Ci va un sacco di tempo
Ci va un sacco di tempo
28 Giugno 2018

Ci va un sacco di tempo

Due giorni fa ho iniziato ad ascoltare Veleno, un podcast di Repubblica incredibile. Parla di una vicenda inquietante successa 20 anni fa e ti suggerisco di ascoltarlo di giorno e, possibilmente, se non sei triste, perché la presamale è dietro l’angolo. È scritto, narrato e prodotto da paura. Inizi ad ascoltarlo e non smetti più. Io non ho un rapporto fantastico coi podcast, ma questo ci tenevo ad ascoltarlo e non ho più smesso e ora sono arrivata quasi alla fine.

Le grotte di Postumia

Ovviamente, mi ha colpita la vicenda narrata nel podcast. Ma c’è un’altra cosa che mi è risuonata in mente con un’eco pazzesca, che manco Fantozzi nelle grotte di Postumia che lui urla il suo nome e arriva di rimando: “Merdaccia, merdaccia, merdaccia”.

Tre è il numero perfetto

Il fatto che mi ha colpita è che Pablo Trincia e Alessia Rafanelli ci abbiano messo 3 anni per fare tutte le ricerche utili a produrre Veleno. Scusa, preferisco ripetermi: 3 anni. T-R-E. Ma hai idea di quante milionate di cose si fanno in tre anni? Certo, tutti avranno avuto anche altri lavori, quindi magari non si parla di 3 anni a tempo pieno.

Però il punto non è tanto fare le pulci sul giorno in più o in meno. Il punto è che per fare un ottimo prodotto ci va tempo. E quando dico ottimo, intendo dire: utile, curato, professionale, entertaining, appassionante.

Che lo sforzo sia con te

Ecco, quante volte ti capita invece di pensare che tutto si possa avere con pochissimo sforzo? Quante volte scrivi un racconto, lo rileggi, sorridi al tuo computer e via, a posto così? Quante volte ti viene in mente un prodotto nuovo da offrire, pensi a una bella grafica e lo lanci? Quante volte hai provato delle nuove strategie di comunicazione, dopo qualche settimana non avevi abbastanza like, ti sei arrabbiato e hai cambiato format?

Posso azzardare una stima molto accurata? Diciamo che ti è capitato un casino di volte?

Allora, per prima cosa ti dico: non ti demonizzare. Ci siamo passati tutti dalla frenesia: penso una cosa, la faccio perché “fatto è meglio di perfetto”, non ho risultati immediati, mi scoraggio, mollo il colpo.

Shakira Shakira!

Il problema è se inizi a girare in questo circolo vizioso come un criceto sulla ruota, ti convinci che, se un’idea è vincente, basta lanciarla perché questa diventi una hit mondiale tipo Waka Waka. E quasi senza sforzo, mentre tu stai lì, fermo, a godere dei frutti di questo colpo di culo genio.

Ragazzo mio no, non va così. Ma per niente. La pazienza è una dote rara, ma se lavori in proprio, o fai lo scrittore, la devi per forza coltivare.

Quanto ci mettiamo noi

L’ho raccontato tante volte che serve tempo, ma ti faccio di nuovo qualche esempio preso dall’esperienza con Zandegù:

  • Un ebook = almeno 6/7 mesi di lavoro (tra scrittura, editing, correzione, impaginazione, uscita)
  • Una stagione di corsi in aula (diciamo circa 20 corsi) = almeno 6 mesi di lavoro tra pianificazione, contatto docenti, riunioni, programmazione calendari, scrittura sales page, pianificazione strategie di comunicazione, lancio
  • Un corso online (ne facciamo uno al mese) = almeno 2/3 mesi di lavoro tra contatto, scrittura scaletta, script, riprese, montaggio, promozione
  • Valutare l’efficacia di un nuovo format di comunicazione (per esempio i vlog di Mamma guarda che lavoro!, o le dirette Facebook o Instagram, o i post del blog) = almeno 9/12 mesi per capire se tenerli, variarli o toglierli definitivamente dal calendario editoriale
  • Valutare l’efficacia di nuovo prodotto (per esempio un corso in aula) = almeno 1 anno (cioè, va ripetuto almeno 2 volte).

 

Insomma, quello che magari sembra un semplice vlog, per me invece significa prendermi un impegno a lungo termine, farlo con costanza, monitorare i risultati, non scoraggiarmi se per una, due, tre, quattro volte va male, non entusiasmarmi troppo se va bene. Darmi del tempo, fare le cose bene e poi prendermi un momento per tirare le somme e, solo a quel punto, con un sacco di esperienza alle spalle e termini di paragone utili, decidere cosa fare.

Ho visto gente lanciare in pompa magna prodotti a suo dire fighissimi, indispensabili, pazzeschi, e ritirarli dopo meno di un mese perché non andavano. Ma io dico: le nuove imprese richiedono tempo. Se pure tu non ci credi abbastanza da provarci ancora per qualche mese, come potrà crederci chi ti segue?

Lo diceva sempre mia nonna: Presto e bene, raro avviene.

Time after time

Tre anni per preparare il materiale di Veleno, dicevamo. Tre anni di ricerche, interviste, indagini. Tre anni. Poi produci questa cosa, questo podcast fatto benissimo e non hai manco garanzie che vada bene. Però il terreno che hai preparato è fertile. E infatti poi va alla grande. Serve il giusto tempo per prepararsi, serve il giusto tempo per vedere se un prodotto/servizio lanciato può funzionare. Non succede tutto dall’oggi al domani. Né nelle fasi preparatorie, né dopo.

Tre anni per fare Veleno. Tu ce li metteresti tre anni del tuo tempo per un progetto in cui credi?

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