5 Dicembre 2019

Come scrivere l’email di accompagnamento al curriculum

Qualche settimana fa ti ho parlato di come scrivere bene un curriculum.

L’hai scritto in modo convincente e professionale. Però, è solo un file sul tuo pc. Se lo devi mandare come fare? Perché diciamolo: scrivere un’email per candidarsi (spontaneamente o meno) per un lavoro è davvero difficilissimo. E se anche ci viene un guizzo creativo pazzesco, poi ci areniamo su una cosa: l’oggetto.

Ecco, in questo post, conto di darti qualche dritta per email, oggetto e lettera di presentazione.

L’email di accompagnamento

Se rispondi a un’offerta di lavoro

D’accordo, c’è una call su LinkedIn, su Facebook, sul sito o su qualche portale di ricerca impiego. Però non basta scrivere: “In merito alla vostra offerta di lavoro per grafico pubblicitario, allego curriculum. In attesa di un vostro riscontro, vi ringrazio e saluto”.

Troppo generica, troppo fredda, troppo impersonale. Una cosa che potrebbero scrivere tutti. Quasi come “leader di settore” sui siti delle aziende.

Immagina di scrivere un messaggio a una persona che non ti conosce e che dovrebbe scegliere proprio la tua, tra centinaia di candidature, per proporti un colloquio e poi magari un lavoro. Devi conquistarla, no?

Eccoti un elenco di cose da tenere a mente:

  1. saluta in modo caloroso senza “egregi” e “spettabili”. No a “Salve”! Quello è accettabile solo nel Salve Regina. Va bene un “Buongiorno Mario”, “Buongiorno GraficaRiunita”, ecc.;
  2. di’ che rispondi alla call e per quale ruolo (magari la call ha più posizioni aperte);
  3. presentati: di’ come ti chiami, da dove vieni;
  4. racconta qualcosa di te: il tuo ultimo lavoro, perché ti candidi, cosa hai studiato, che tipo di carattere hai, che ambizioni hai, che persona sei;
  5. dimostra di conoscere l’azienda alla quale ti proponi. È una cosa essenziale per fare colpo. Non la conosci davvero? Studia! Guarda il loro sito, i social e qui fai un riferimento ai loro lavori, a cosa ti piace di quell’azienda;
  6. elenca gli allegati che invii (cv, portfolio, lettera di accompagnamento);
  7. lascia i tuoi recapiti (telefono, email, sito, blog);
  8. saluta e ringrazia per il tempo che ti hanno dedicato.

Se ti candidi spontaneamente

Segui tutti i passi del paragrafo precedente tranne il punto 2. Sostituiscilo col punto 5. Fai vedere che conosci l’azienda e che, proprio per questo motivo, non potevi far altro che candidarti spontaneamente, perché li ammiri e vorresti lavorare con loro.

Conoscere l’azienda e raccontare di te

Come ti dicevo prima, devi dimostrare di conoscere l’azienda alla quale ti proponi. Ma perché? Perché se io azienda devo investire del tempo per leggere il tuo cv e informarmi su di te, perché tu non fai altrettanto e non ti informi sul tuo futuro datore di lavoro? Provi così di essere serio, metodico e davvero desideroso di trovare un lavoro.

E poi devi raccontare qualcosa di te. Ma non le solite banalità al triplo cioccolato che scrivono tutti. Quindi no a frasi come:

  • desideroso di imparare;
  • amo lavorare in team;
  • non temo il lavoro sotto pressione;
  • sono costantemente aggiornato sulle ultime tendenze;
  • vorrei lavorare in un contesto giovane e dinamico;
  • ho maturato molte esperienze.

NO-NE! Mi sanguinano gli occhi! Mettici personalità, racconta davvero chi sei, cosa sai fare. Racconta episodi concreti, non concetti vaghi. Fa’ capire come sei e perché sei adatto a quel ruolo. Poche righe, non la Bibbia. Per approfondire, se è richiesta, ci sarà la lettera di accompagnamento.

L’oggetto dell’email

Ah, qui si fa davvero dura! L’oggetto è cortissimo e deve invogliare chi riceve l’email ad aprire e leggere. Come facciamo? A meno che ci venga un lampo di genio, creativo e sintetico insieme (cosa rara), meglio puntare sulla semplicità.

La semplicità paga, perché non la usa nessuno. Semplicità non significa scrivere obbrobri come: “Candidatura spontanea” o “Candidatura spontanea da Marianna Martino” o “Cv da Marianna Martino” o “Invio cv da Marianna Martino”.

Che barba, no? Non sono oggetti che proprio mi attirino. Ci fosse scritto “Invio cv da Lady Gaga” magari il discorso cambierebbe, però c’è scritto Marianna Martino…

Per semplicità intendo oggetti come:

  • “Ho visto che cercate un grafico, ecco il mio curriculum”;
  • “Se vi serve un traduttore dal russo, potrei fare al caso vostro”;
  • “Ci provo? Dai, ci provo e vi mando il mio curriculum!”;
  • “Ho sempre sognato di fare il barman e mandarvi il mio cv è il primo passo”.

Come vedi, niente di che, nessuno svirgolo, o eccesso: sono semplici, dicono che ti stai candidando, mostrano personalità, sono brevi e attirano. Ora ti do un compito: scrivi 5 oggetti per una candidatura. Se ti va postali su Instagram Stories taggando @zandegu_ e ne parliamo online!

Due cose sulla lettera di accompagnamento

Lettera di accompagnamento ed email sono spesso molto simili. A volte, però, nella lettera di accompagnamento ti chiedono anche delle motivazioni alla tua candidatura, esempi di lavori fatti, eccetera.

Se non è richiesta non mandarla: scrivi una buona email, allega il cv e sei a cavallo.

Se è richiesta, gioca d’astuzia: sii breve nell’email (ma con personalità) e un po’ più articolato nella lettera di presentazione, che manderai sempre in pdf (a meno che sia specificato diversamente).

Intestala alla persona che legge le candidature, o alle Risorse Umane, o al titolare. Inserisci in calce i tuoi contatti (email, telefono, sito e portfolio online).

Anche in questo caso, usa un tono di voce umano, caldo, empatico e professionale. Non scrivere come un automa. Mai – MAI – lettere che iniziano con: “Sottopongo alla sua attenzione la mia candidatura in risposta alla vostra ricerca di un profilo HR Recruitment Specialist (rif: EE123) pubblicata sul vostro sito aziendale” come ho visto con orrore sul sito dell’Adecco. Ci devi essere tu! Solo tu sei unico, cerca di spiccare tra la massa. Non essere una pecora, sii quantomeno un alpaca, un lama o un altro animale da lana, ma diverso dal gregge, ok?

Se senti di voler approfondire questo tema, ti lascio il link a Le parole per farlo, il podcast scritto da Annamaria Anelli (anche nostra autrice) che parla proprio di come usare le parole quando si cerca lavoro. È interessantissimo e ti darà molti spunti utili.

Buona scrittura! Ci leggiamo la prossima settimana.

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