27 Giugno 2023

TikTok per piccoli brand: una guida marketing per partire

TikTok è sulla bocca di tutt*.

In questo post, però, non vogliamo dilungarci sull’ennesimo tutorial che spiega *come* girare, montare o caricare i video, ma piuttosto sul *perché* farlo, in ottica marketing. Essì, anche stavolta ci toccherà scomodare il buon Simon Sinek e il suo celeberrimo Start with Why.

Soprattutto, con questo post vogliamo mostrarti come TikTok è adatto a un piccolo brand che intende rafforzare il proprio marchio, costruire una community e – ultimo non ultimo – convertire.

In questo post parliamo di:

Un pizzico di storia su TikTok

TikTok è nato in Cina nel 2014 (anche se all’epoca si chiamava Musical.ly), ma la vera svolta è avvenuta 4 anni dopo, con la diffusione al mercato americano ed europeo. L’idea alla base del social era davvero semplice: registrare dei brevi video (all’inizio soprattutto balletti) con sottofondi musicali. Viste le sue caratteristiche, la prima ondata è stata di giovanissimi e giovanissime (millennials e Gen Z); poi progressivamente si sono avvicinati anche i trentenni (e oltre, diciamolo). Oggi nel mondo le persone  attive su TikTok sono oltre un miliardo, mentre in Italia, nel 2022, hanno raggiunto i 14.8 milioni (+ 8.82% rispetto al 2021), con un’età compresa tra i 13 e i 55 anni.

Dai balletti al marketing

Con l’aumentare del pubblico sono cresciute in modo esponenziale anche le potenzialità di questa piattaforma. Chi lo ha frettolosamente definito “il social dei balletti”, ha dovuto presto ricredersi. Complice un algoritmo dalla precisione chirurgica, è un attimo finire in un loop di 8 ore di video di gente che piega le magliette alla perfezione, video targhettizzati esattamente sui tuoi gusti del momento. 

Secondo i dati del 2023 di eMarketer/Insider Intelligence, il tempo medio di utilizzo della piattaforma negli Stati Uniti è stato di ben 56 minuti al giorno, un dato superiore a qualsiasi altro social.

È chiaro che, per un brand, essere presente in questo flusso di contenuti offre enormi potenzialità, sia dal punto di vista organico sia a pagamento.

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TikTok come Google

TikTok ti consente di farti conoscere, anche perché come hai visto la platea è potenzialmente sterminata. Un universo di passioni e di interessi in cui intrattenimento e vendita si legano sempre di più. Questo anche perché molte persone usano TikTok come un vero e proprio motore di ricerca, tipo Google. Grazie alla sua natura visiva e alla sua capacità di offrire contenuti personalizzati, gli utenti possono esplorare e scoprire nuovi contenuti, prodotti, marchi e persone attraverso l’algoritmo di TikTok, che consiglia contenuti basati sulle preferenze e sul comportamento passato dell’utente. E tra quel mare di contenuti potrebbe esserci quello del tuo brand!

Se sul sito, per farti indicizzare da Google, usi le keywords, su TikTok userai hashtag rilevanti e popolari che possono farti scoprire dalle persone interessate a specifici argomenti.

Devo davvero essere su TikTok col mio brand?

Ovviamente, come nella migliore tradizione del marketing, la risposta è DIPENDE! Non è obbligatorio che il tuo marchio sia su TikTok. Ha senso se rientra in ragionamenti più complessi sulla tua strategia di contenuti (non dimenticare mai i canali proprietari come blog e newsletter!) e senti di voler aumentare la tua brand awareness, magari verso un pubblico più giovane

TikTok è una risorsa interessante se hai una certa dimestichezza con lo storytelling e ti piace l’idea di creare del contenuto intorno ai prodotti e ai servizi del tuo brand: se vuoi solo promuovere, non funziona.

TikTok è ideale se stai sperimentando o già te la cavi bene coi video: essendo una piattaforma dove le foto non esistono e i copy sono ridotti al minimo, presenza scenica e abilità di montaggio sono indispensabili per farsi notare.

In ultima analisi, TikTok è perfetto se rema nella direzione del tuo why, il famoso perché di Sinek, cioè la ragione per la quale ti svegli la mattina e fai il tuo lavoro e non un altro. TikTok può aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi più profondi? Allora, potrebbe essere il social che fa al caso tuo.

Perché essere su TikTok se sei una microimpresa?

Le ragioni principali per farlo sono tre:

  • creare engagement con le persone: vuol dire pubblicare con alta frequenza (tutti i giorni) video che hanno il solo scopo di intrattenere e divertire. Le persone sono al centro, meno il tuo brand. Quello che si crea però non è tempo perso, ma un sentimento positivo verso il tuo account che sforna quotidianamente “robba buona”;
  • strumenti creativi a go-go: video in-feed, branded takeovers, hashtag challenges e branded effects. Dietro questi paroloni si nascondono strumenti che puoi sfruttare per coinvolgere il tuo target in modi innovativi e coinvolgenti. Immagina di gestire un piccolo marchio di abbigliamento sostenibile: potresti sfruttare le hashtag challenge per coinvolgere gli e le utenti. La sfida potrebbe incoraggiare le persone a condividere un video in cui trasformano vecchi abiti in nuovi, utilizzando un hashtag univoco e creativo. Questo non solo aumenterebbe l’interazione con il tuo brand, ma inculcherebbe anche i valori di sostenibilità e riciclo all’interno della tua community.
  • farsi conoscere: ormai lo sai che prima di vendere è necessario che le persone abbiano famigliarità col tuo brand. E da dove si parte? Dal super principio: è indispensabile che le persone sappiano che esisti. Visto che TikTok ha un’incredibile (e randomica, siamo onesti) capacità di rendere virali i contenuti, qui si possono ottenere risultati clamorosi, in termini di visualizzazioni e like, anche partendo da una platea di follower ridotta. Un risultato impensabile su altri social come Instagram, oggigiorno. 

Il primo passo da fare: studiare

La prima cosa che puoi fare, se vuoi stare su TikTok, è davvero banale: devi stare su TikTok! Mi spiego meglio. Non pensare di dover aprire un account solo perché “ci sono tutti” o perché hai intercettato, su altri social, dei video TikTok ricondivisi che ti hanno incuriosito. 

Prima di pubblicare qualunque cosa, devi imparare i meccanismi di funzionamento di TikTok, diventando un* utente attiv*. È lo stesso identico discorso che, in passato, ha riguardato gli altri sociali più famosi, da Facebook a Instagram, da YouTube a Pinterest. Il mio consiglio è: guarda tantissimi video, impara a conoscere le tendenze più recenti e i video popolari. 

Non ti limitare però, a guardare video che riguardano il tuo business. Se ad esempio hai un ristorante, puoi benissimo studiare i trucchi che hanno portato l’Antico Vinaio dall’essere una bottega di Firenze specializzata in schiacciate a un colosso da 13 negozi in giro per il mondo, in partnership con Bastianich e Percassi. Fatto questo però osserva anche altro, esci dalla tua bolla, scova video che non hanno avuto successo e cerca di capire perché sono stati un fallimento. Non sono solo gli esempi positivi a poterti aiutare. Le idee creative possono innescarsi anche analizzando in modo obiettivo quello che non ha funzionato.

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Creazione dei contenuti: autenticità e creatività

Che tu sia un* creator, o un brand, la chiave del successo su TikTok sta nell’autenticità. Per poterne sfruttare le potenzialità, dimenticati l’approccio pubblicitario tradizionale che magari potrebbe ancora funzionare su Instagram. Le persone, su TikTok, apprezzano contenuti genuini, divertenti e unici

Molti marchi, anche decisamente famosi, non hanno ancora capito questo meccanismo. Un esempio in questo senso è dato dal profilo di Ford, il colosso automobilistico americano. Pur raggiungendo oltre 400k follower, il loro account TikTok non decolla, molto spesso i video hanno meno di 10k visualizzazioni e i commenti sono spesso polemici, se non apertamente critici. Questo perché l’azienda fa leva in modo molto muscolare sulla potenza dei suoi mezzi e dei suoi motori, puntando solo sui prodotti. Il profilo diventa autoreferenziale e a poco servono i tentativi di sfruttare testimonial femminili come l’attrice Sydney Sweeney, per bilanciare il testosterone sprigionato dai mezzi. Il brand non prova quasi mai a coinvolgere il pubblico, non sperimenta format originali, non si lancia in contest che potrebbero moltiplicarne la visibilità. Anche per questo, alla lunga, il pubblico lo punisce.

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Se vuoi provare a ottenere dei risultati su TikTok, col tuo piccolo brand, dovresti utilizzare la piattaforma in modo smart. Ecco alcuni suggerimenti che ci sentiamo di darti, dopo due anni di smanettamenti diretti:

  • mostra il dietro le quinte: dalle sessioni di brainstorming alle pause caffè, dalla visita ai fornitori alla realizzazione dei tuoi prodotti, umanizzare il tuo brand può creare un legame più profondo con il tuo pubblico;
  • tutorial e demo dei prodotti: se vendi un prodotto complesso come un’app o un servizio molto articolato, TikTok è il luogo ideale per mostrarne l’utilizzo e le funzionalità, in modo creativo e divertente;
  • segui i trend: i contenuti popolari sono il sale di questo social. Ricorda, però, di adattare i trend per rimanere sempre fedele al tono di voce del tuo brand.

Come funziona l’algoritmo di TikTok

L’algoritmo di TikTok è il cuore pulsante della piattaforma e determina quali video appariranno nel feed “Per te” di ogni utente. E quindi i video che hai faticosamente girato per il tuo marchio.

Anche se, come per gli altri social, il funzionamento dell’algoritmo non è mai stato spiegato nel dettaglio, ecco alcuni elementi che lo alimentano:

  • Interazioni 

L’algoritmo tiene traccia delle interazioni che hai coi contenuti, come i video che hai visualizzato o condiviso, i post a cui hai messo mi piace e i contenuti su cui ti soffermi. Questi dati aiutano TikTok a capire i tuoi gusti e a suggerirti contenuti simili.

  • Dettagli del video

I dettagli del video (hashtag, geolocalizzazione), il tipo di contenuto (entertainment, tutorial, recensione) e i dati sull’attività (quanti utenti hanno visto il video e per quanto tempo) influenzano l’algoritmo.

  • Informazioni sull’account dell’utente

L’algoritmo prende in considerazione anche le informazioni sul tuo account, come la tua provenienza geografica, l’età e il dispositivo che utilizzi.

  • Tempo di visualizzazione

Il tempo di visualizzazione è un altro fattore chiave. Se guardi un video fino alla fine, l’algoritmo lo interpreta come un segnale di qualità e mostra il contenuto a più persone.

  • Frequenza di pubblicazione

Pubblicare regolarmente è essenziale. L’algoritmo favorisce i brand che postano frequentemente, quindi cerca di mantenere un ritmo costante.

  • Coinvolgimento

L’algoritmo favorisce i video che stimolano l’interazione. Più “mi piace”, condivisioni, commenti e risposte riceve il tuo video, più sarà visibile.

La cosa importante da tenere a mente è che l’algoritmo di TikTok è in continua evoluzione. Vale quindi la pena sperimentare contenuti diversi, in momenti della giornata diversi, per capire cosa funziona meglio per il tuo brand. 

Cura il tuo profilo TikTok

Se hai deciso di sbarcare su TikTok con la tua attività, devi dedicare un po’ di tempo al completamento, con cura e precisione, del profilo.

Possono sembrare consigli banali, ma anche questi dettagli influenzano l’algoritmo e il successo del tuo brand sulla piattaforma. 

Prima di tutto, scegli con attenzione il nome del tuo profilo, che dovrà necessariamente rispecchiare il tuo brand o l’attività che svolgi. Se possibile, dovrebbe essere lo stesso sui vari social network su cui il tuo brand è presente, per farti riconoscere subito dal tuo pubblico. 

Inoltre, assicurati di inserire un’immagine del profilo chiara e di alta qualità: può essere il logo, un tuo ritratto o una foto che rappresenti ciò che fai. 

Nella biografia, hai solo 150 caratteri per descrivere la tua attività: sfruttali al meglio! Puoi includere un breve elenco di ciò che offri, una descrizione della tua mission o un invito all’azione. Nonostante il poco spazio, cerca di far emergere la tua proposta di valore, l’elemento che ti differenzia dai tuoi e dalle tue competitor. 

Già che ci sei vuoi migliorare anche la tua bio su Instagram?

Non dimenticarti di inserire il link al tuo sito o a una landing page dedicata, per guidare il traffico verso i tuoi servizi o prodotti. 

Infine, collega il tuo profilo TikTok ad altri account social come Instagram e YouTube, in modo da massimizzare la visibilità online. 

Piccoli brand che brillano su TikTok

Dopo aver parlato di Ford come esempio da non seguire, ti voglio presentare il caso di un brand più piccolo che lavora molto bene su TikTok.

Si tratta di MarinoBus, azienda specializzata nel trasporto passeggeri che oggi collega più di 250 destinazioni, in Italia e all’estero. Invece di limitarsi a promuovere i loro servizi in modo autoreferenziale, l’azienda ha scelto di sfruttare TikTok nel modo giusto, con un tono ironico e divertente. Ispirandosi ai profili di altri grandi vettori come Ryanair, MarinoBus ha creato contenuti divertenti, che coinvolgono autisti e dipendenti (ma anche viaggiatori) in simpatici siparietti. Il brand ha superato i 31k follower e ogni post ottiene ottimi apprezzamenti da parte del pubblico.

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Sfrutta le TikTok ads

Ti ho parlato delle strade per ottenere un successo organico su TikTok, ma un brand non dovrebbe sottovalutare la possibilità di sfruttare anche gli annunci a pagamento. Questo per diversi motivi:

  • le adv sfruttano lo stesso – ottimo – algoritmo di cui ti ho parlato e, in più, la concorrenza al momento è ancora molto inferiore a quella dei fratelli maggiori come Facebook, Instagram, ecc.;
  • se hai un negozio su Shopify, potrai creare direttamente TikTok Ads dalla dashboard, senza lasciare la piattaforma. Per farlo, dovrai avere un account TikTok business (richiede la partita Iva), scegliere un prodotto, definire il pubblico e il budget e lanciare la campagna. Gli annunci video vengono generati in modo automatico dalle immagini del prodotto selezionato e chi frequenta TikTok potrà concludere l’ordine sul tuo negozio;
  • se invece non usi Shopify, potrai comunque fare adv sfruttando il TikTok Ads Manager. Le opzioni offerte sono molte: le più interessanti sono TopView e In-Feed Ad. Vediamole nel dettaglio. 

Top View Ads è il primo annuncio che vedi quando apri l’applicazione. È dunque posizionato in modo ottimale per attirare l’attenzione. 

Gli In-Feed Ads sono invece gli annunci che appaiono mentre scorri il feed “Per te”. Sono ads che si mescolano con gli altri contenuti del feed e includono opzioni per l’interazione dell’utente, come mi piace, commenti, condivisioni e click sul profilo.

La scelta tra l’uno o l’altro strumento dipenderà dagli obiettivi specifici della tua campagna pubblicitaria: se desideri massimizzare l’impatto e l’attenzione, i Top View Ads potrebbero essere la scelta migliore. Se invece preferisci un approccio più soft, puntando sull’interazione delle persone, puoi scegliere gli In-Feed Ads.

È il momento di scendere in pista

Ormai lo hai capito: TikTok offre molte opportunità per i piccoli brand. Per ottenere risultati interessanti per te, è fondamentale seguire i trend, creare contenuti autentici e coinvolgenti e non avere paura di sperimentare

Non ti arrendere al primo video e nemmeno al trentesimo. Continua a produrre contenuti stimolanti, utili, divertenti, in linea con il tuo brand. L’algoritmo può premiarti nel modo più inaspettato

Un esempio tratto dalla nostra esperienza: appena aperto il canale TikTok di Zandegù eravamo seguiti da una manciata di follower; nonostante questo, il nostro video “La mia soft skill” ha fatto più di 76k visualizzazioni, che per noi è un risultato niente male. 

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TikTok è insomma il posto giusto in cui raccontare la storia del tuo brand, costruire un rapporto autentico con il tuo pubblico e, perché no, spostare traffico verso il tuo sito!

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